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Immagine del redattoreAlessandro Targhetta

(Repubblica) Mangi sano e ti ammali di meno

A sostenere l'effetto terapeutico degli alimenti uno studio pubblicato su Jama. L’esperto: la questione è limitare gli alimenti di origine animale per stare meglio

di TINA SIMONIELLO


DAI CALCOLI BILIARI all’acne giovanile, dalla carnagione spenta all’artrosi. Dalla cellulite al cancro passando per la menopausa, il cibo sembra curare ogni cosa. Una bella dieta, prevalentemente vegetariana, e passano le malattie. Esattamente come passano con le medicine, ma a effetti collaterali zero.

L’ultimo studio in ordine di tempo sull’efficacia del cibo come farmaco (anzi meglio del farmaco, in questo caso) è stato pubblicato su JAMA Otolaryngology . Gli autori, otorinolaringoiatri e epidemiologi di New York, hanno esaminato 200 pazienti affetti da reflusso laringofaringeo (un disturbo dovuto alla risalita  del contenuto acido dello stomaco nella laringo-faringe per un malfunzionamento della valvola superiore dell’esofago), hanno confrontato gli effetti terapeutici dei farmaci contro l'acidità con quelli di una alimentazione mediterranean style, come loro hanno definito una dieta prevalentemente vegetariana, per il 90% costituita da frutta verdura legumi cerali integrali, noci nocciole e mandorle e per il restante 10% da alimenti di origine animale, carne e latticini 2-3 volte a settimana, specificano gli autori.

Stile mediterraneo. Mangiando stile mediterraneo, dopo solo 6 settimane il 63% dei pazienti a dieta erano già scesi di sei punti nella scala di valutazione dei sintomi del reflusso (tipicamente  tosse cronica o stizzosa, necessità di schiarirsi spesso la voce, sensazione di nodo in gola,  disfonie).  La stessa cosa era vera solo per il 54% di quelli in terapia farmacologica. Insomma la dieta aveva funzionato come un farmaco, anzi meglio. E senza alcun effetto collaterale. Un bel vantaggio visto che medicinali contro l'acidità assunti per lunghi periodi di tempo si associano a un aumento del rischio di osteoporosi, di disturbi  cardiaci e di malattie renali.

I cibi curano, proprio come fanno le medicine? Questa pubblicata su Jama è solo l’ultimo studio sul loro potere terapeutico. "I cibi non curano, semmai è l’alimentazione a curare – fa subito chiarezza Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca al Crea-Alimenti e nutrizione di Roma.

Dove sta la differenza? "Non è il singolo alimento e meno ancora la molecola che cura ma un sistema alimentare, uno stile alimentare". Vagando per il web si trova di tutto (spesso anche il suo contrario per la verità): si scopre che la curcuma è anticancro, che la cannella è un antiglicemico, che lo zenzero guarisce dai disturbi gastrici. “Ed è tutto falso – riprende l’esperto –. Non ci sono alimenti che guariscono dalle malattie, semmai una dieta corretta che aiuta a guarire. Le cose cambiano per i disturbi che sono provocati dalla cattiva alimentazione, in questi casi modificando la dieta si tolgono le cause. È il caso del reflusso, di alcune colesterolemie, dell’ipertensione, di molte malattie croniche tipiche del nostro tempo, che puoi trattare con la dieta perché sono provocate dalla dieta, in genere da troppe proteine animali, troppe calorie, troppo sale ...”.

Alga o radicchio. E che dire della dieta mediterranea, miracolo italiano toccasana per ogni cosa? “Che non è la dieta mediterranea a essere l’unica buona alimentazione, o la migliorie alimentazione del mondo,  ma ogni regime alimentare a prevalenza vegetale. Molti studi sulla longevità condotti a livello globale indicano che i centenari, che siano giapponesi o napoletani, sono persone magre, che assumono anche il 90% delle calorie dai cibi vegetali, cibi che saziano di più e ingrassano

molto meno degli alimenti animali”. Insomma il radicchio rosso di Chioggia vale quanto un’alga nipponica? “Esatto, la questione è limitare gli alimenti di origine animale, che oggi consumiamo in eccesso, non per curare. Ma per non ammalarsi”.  

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